Gli estintori si trovano solitamente nei luoghi in cui sostano o transitano un significativo numero di persone.
Di solito stanno nei corridoi di passaggio o negli angoli delle stanze più frequentate. Ci sono ma se non li cerchi probabilmente non li vedrai o se non altro non farai caso alla loro presenza. Eppure talvolta, in alcune situazioni, sapere che ci sono dà una certa tranquillità. Talvolta, soprattutto quando ci tocca stare in un posto in cui non vorremmo essere, dove ci stiamo annoiando o piuttosto dove cerchiamo qualcosa per distrarci e “non pensare”, ecco che allora notiamo quella mappa che ci dice dove siamo e come è possibile muoverci nella struttura, e ci indica con una certa evidenza i punti in cui saranno reperibili gli estintori.
Come se, in caso di necessità, fosse sufficiente questo per muoversi senza incertezze in un posto per noi piuttosto sconosciuto e per giunta mentre siamo in preda a forti emozioni. Come se bastasse sapere dove stanno gli estintori per sapere poi come usarli.
Certamente tutto si può fare e non di rado le persone attivano risorse inattese quando in stato di necessità.
In un certo senso, potrei dire che il mio ruolo consista in prima battuta nel cercare di disegnare, con la persona che ho davanti, una mappa essenziale e sufficientemente comprensibile del dove siamo e del dove potremmo andare, sapendo che sarà anche possibile ricorrere all’uso dell’estintore. In buona sostanza però non potrà che essere una mappa mutevole e non potremo che impegnarci a non andare mai oltre un routinario controllo, di tanto in tanto, degli estintori. Che ci sono e che rassicura sapere che c’è chi li sa usare, ma che se usati inopportunamente o maldestramente possono rivelarsi solo portatori di ulteriore caos nelle stanze, coprendo le tracce di piccoli fuochi o corto circuiti che forse vale la pena di lasciar estinguere in modo più naturale
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