
Un discepolo una volta si lamentava con il maestro:
“ci racconti delle storie ma non ci sveli mai il loro significato”.
Il maestro disse:
“che ne diresti se qualcuno ti offrisse un frutto e lo masticasse prima di dartelo?”.
(A. De Mello – Il canto degli uccelli. Frammenti di saggezza nelle grandi religioni – 1986)
In collaborazione con l’Associazione Culturale A.S.P.I.G., organizzo e partecipo a cicli di incontri rivolti agli studenti della Facoltà di Psicologia, a specializzandi o a chiunque voglia approfondire teorie e diagnosi psicologiche/psicoanalitiche a partire da personaggi cinematografici utilizzati come “casi clinici”.
Né cineforum né discussioni di casi “altrui”: l’obiettivo è quello di meglio chiarire, esemplificare e discutere concetti “del mestiere”.
Il punto di partenza è la teoria: dalla diagnosi psicoanalitica secondo la classificazione proposta da McWilliams, al concetto di narcisismo a partire dal confronto del pensiero di Khout e Kernberg; da esempi di lutto risolto ad altri di lutto patologico con approfondimenti a partire da quanto scritto, ad esempio, da Racamier. O, ancora, discussioni sul setting, sul transfert…
Insomma, il cinema (come pure cortometraggi, estratti da serie televisive, clip musicali…) strumento finalizzato a meglio fissare diagnosi e concetti della metapsicologia o della diagnostica in ambito psicodinamico.
Si tratta di piccoli gruppi di studio (max 5-6 partecipanti alla volta) che nel corso degli incontri avranno modo di fare a loro volta proposte sui temi da approfondire, laddove possibile anche discutendo concetti appartenenti a teorizzazioni differenti da quella psicoanalitica.
In questo momento: attivo gruppo sulla serie tv "The Handmaid's Tale" e "The Haunting Of Hill House".
Comments