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Psicologo, Psichiatra, Psicoterapeuta...quali le principali differenze e come scegliere?

Aggiornamento: 31 ago 2019

  • Lo psichiatra è laureato in Medicina e specializzato in psichiatria. Può prescrivere farmaci.

  • Lo psicologo è laureato in Psicologia. Non può prescrivere farmaci.

  • Lo psicoterapeuta è colui che dopo la laurea magistrale in Psicologia (quinquennale) o in Medicina, ottiene relativa certificazione attraverso un’ulteriore formazione quadriennale in una Scuola riconosciuta Ministerialmente all’abilitazione in Psicoterapia.

Infine ci sono molteplici possibili approfondimenti formativi, conseguibili in gradi e livelli differenti attraverso Master e Corsi che, a seconda dei casi, possono avere come requisito di accesso la sola laurea oppure la raggiunta specializzazione; non abilitano alla psicoterapia ma possono comunque dare al professionista competenze importanti ed utili.

Per quanto mi riguarda, sono psicologa, psicoterapeuta e con una formazione avanzata in psiconcologia. E' possibile leggere di più sul mio percorso di studi qui.



IL SOSTEGNO PSICOLOGICO

Non sempre si necessita -o si desidera- iniziare un percorse di terapia personale, ciò nonostante può capitare a tutti la sensazione che se solo mettessimo meglio a fuoco una certa situazione o trovassimo uno spazio dove depositare ansie e dubbi legati ad una crisi temporanea, questo basterebbe a migliorare la qualità delle nostre giornate.

Un supporto psicologico, breve e mirato, può  rivelarsi significativamente utile per delle esigenze di comprensione e/o di orientamento circa scelte importanti riguardanti affetti, lavoro, studi o altro,o durante cambiamenti o eventi quali sposarsi, trasferirsi, avere dei figli, superare degli esami; durante periodi difficili conseguenti a separazioni, perdita del lavoro, lutti…

Pochi incontri possono essere sufficienti a chiarificare situazioni complesse.

LA PSICOTERAPIA PSICOANALITICA

In estrema sintesi, anche questa si può occupare  di disturbi specifici e quasi sempre ha inizio da richieste analoghe a quelle citate poche righe sopra per il sostegno psicogico, ma è un po’ più “ambiziosa” nel tentativo di lavorare più esplicitamente sulla struttura psichica e sulla personalità della persona e sull’organizzazione dinamica con cui registriamo inconsciamente le esperienze. Richiede utilizzo di setting e tecniche adeguate e, come già accennato, di una specifica formazione del terapeuta.

Rifacendosi al modello della psicoanalisi, la psicoterapia psicoanalitica ne segue grosso modo il metodo, consentendo e privilegiando gli scambi verbali ed escludendo interventi che alterano lo stato di coscienza o manipolazioni manuali o di mobilizzazione muscolare ecc. . E’ caratterizzata dal consentire e promuovere  una crescente consapevolezza dei propri contenuti emotivi attraverso, ad esempio, la messa in rilievo di certi fenomeni, chiarificazioni, interpretazioni che il terapeuta propone al paziente.

LA PSICO-ONCOLOGIA

“La Psico-oncologia costituisce in ambito sanitario un riferimento per tutti coloro – oncologi, psicologi, psichiatri, psicoterapeuti – che nel trattamento della malattia neoplastica hanno una visione olistica del malato, tesa a tutelare e favorire una migliore qualità della vita del paziente considerandolo nella sua complessità […] per un approccio alla malattia neoplastica finalmente globale, in grado di farsi carico, senza soluzione di continuità, di tutte le fasi che il paziente oncologico può trovarsi ad affrontare nel corso della sua malattia”. (“Manuale pratico di Psico-oncologia”, p.IX; Ed. Pensiero Scientifico, Roma 2003).

A partire dagli anni ‘80 la psiconcologia si sviluppa in America ed in Europa attraverso i contributi specifici dei diversi ambiti applicativi. In Italia il primo Servizio di Psicologia orientato specificamente all’assistenza del paziente oncologico viene costituito nel 1980 presso l’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova; a Milano nel 1985 viene fondata la SIPO (Società Italiana di Psiconcologia), in seguito al crescente interesse tra le discipline medico-chirurgiche e psicologico-psichiatriche per la “psichiatria di liaison”, introdotta alla fine degli anni ’70, che si occupa di sostegno rivolto ai pazienti e supporto alle diverse figure professionali coinvolte nel trattamento. [Per approfondimenti rimando al sito della SIPO stessa]

Oltre ad essere socia SIPO, esercito in quanto psiconcologa sia privatamente e che presso l'Osp. Serristori di Figline Valdarno, dove sono dal 2014 referente per il Servizio della Struttura Semplice di Psiconcologia (Dir. Dr.ssa Lucia Caligiani).


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